Qual è l’iter per chi è già sposato in Comune e vuole farlo in chiesa?

La celebrazione delle nozze civili non impedisce ai coniugi di sposarsi successivamente anche davanti a un sacerdote cattolico.

Negli ultimi anni, si è assistito a un costante aumento dei matrimoni civili al quale ha fatto da contraltare una contestuale diminuzione dei matrimoni concordatari, ovvero quelli celebrati dinanzi a un ministro di culto cattolico (il sacerdote), ai quali la legge dello Stato, in forza del Concordato lateranense stipulato tra lo Stato italiano e la Santa Sede nel 1929, riconosce effetti civili.

Nel caso di nozze celebrate solo dall’ufficiale dello stato civile, i coniugi possono, in qualsiasi momento, decidere di sposarsi anche davanti a un sacerdote cattolico. In tale ipotesi, qual è l’iter per chi è già sposato in Comune e vuole farlo in chiesa? Il primo passo da fare è recarsi dal parroco della chiesa di appartenenza per comunicare la propria intenzione.

In genere, la celebrazione delle nozze religiose è preceduta dalla frequentazione di un corso prematrimoniale, un percorso che si segue insieme ad altre coppie durante il quale vengono affrontati vari temi legati al matrimonio in chiesa. Più precisamente, tali incontri hanno come finalità quella di far capire ai nubendi che soltanto la celebrazione del matrimonio di fronte alla chiesa li costituisce sposi davanti a Dio. Al corso, oltre a un sacerdote, spesso partecipano coppie già sposate, che condividono la loro esperienza e consigliano i futuri sposi. Al termine di questi appuntamenti, viene rilasciato il certificato di frequenza da esibire al parroco che celebrerà le nozze, nel caso in cui il corso sia stato seguito in una parrocchia differente.

La frequentazione del corso prematrimoniale è l’unico adempimento che di solito viene richiesto anche a coloro che intendono sposarsi religiosamente dopo avere già contratto il matrimonio civile. Spetta al parroco, invece, compiere tutta la procedura necessaria per ottenere la licenza alla celebrazione del matrimonio canonico.

Indice:

1 Matrimonio religioso di persone già sposate civilmente tra loro

2 Cosa deve fare il sacerdote per celebrare il matrimonio canonico

3 Pubblicazioni canoniche: sono necessarie?

4 Quale documentazione devono presentare i nubendi

5 Come avviene la celebrazione del matrimonio religioso.

Matrimonio religioso di persone già sposate civilmente tra loro

Il matrimonio religioso celebrato tra persone già sposate tra loro in Comune è un matrimonio solo canonico, che non si può trascrivere negli atti dello stato civile, in quanto i coniugi sono persone tra loro già sposate civilmente.

Cosa deve fare il sacerdote per celebrare il matrimonio canonico

Il sacerdote affinché possa celebrare il matrimonio canonico di persone tra loro già sposate solo civilmente, deve chiedere la licenza all’Ordinario del luogo, ovvero al Vescovo diocesano. A tal fine, deve presentare un’apposita domanda, della quale è possibile trovare un modulo in calce al presente articolo, che deve riportare:

i motivi che hanno determinato la scelta degli sposi di celebrare l’unione solo civilmente;

i motivi che ora determinano la loro richiesta del matrimonio canonico;

il parere motivato del parroco sulla preparazione religiosa dei nubendi;

i nominativi e i dati di battesimo di eventuali figli.

È opportuno che il parroco proponga agli sposi di aggiungere una loro personale domanda all’Ordinario. In tal modo, viene valorizzato il cammino che gli stessi hanno già fatto o che devono ancora compiere in vista della celebrazione del matrimonio religioso.

In alternativa, il parroco può fare sottoscrivere ai nubendi la propria domanda.

Il sacerdote, altresì, deve inserire i richiedenti, se del caso, nell’itinerario di preparazione al matrimonio comune a tutti i fidanzati (corso prematrimoniale).

Pubblicazioni canoniche: sono necessarie?

In genere, quando si contrae un matrimonio concordatario, si procede a doppie pubblicazioni, ovvero presso il Comune e presso la casa parrocchiale sia dello sposo sia della sposa, se diversa.

Nell’ipotesi di matrimonio canonico tra persone già sposate tra loro civilmente, spetta al parroco valutare l’opportunità di eseguire o meno le pubblicazioni canoniche ed eventualmente chiedere la dispensa all’Ordinario del luogo.

Quale documentazione devono presentare i nubendi

La documentazione che i nubendi devono presentare ai fini della celebrazione delle nozze in chiesa, costa solo del certificato di avvenuto matrimonio civile. Tale documento viene conservato nel fascicolo dell’istruttoria matrimoniale e copia dello stesso va allegata alla domanda da presentare all’Ordinario.

Come avviene la celebrazione del matrimonio religioso

La celebrazione del matrimonio religioso che, necessariamente, deve essere preceduta dalla concessione della licenza dell’Ordinario del luogo, avviene secondo il rito canonico.

Durante la celebrazione, non vengono letti gli articoli del codice civile né l’atto di matrimonio viene trasmesso al Comune. Il sacerdote compila solo il registro parrocchiale dei matrimoni.

A fini statistici, il parroco darà in seguito, ove richiesto, semplice comunicazione al Comune dell’avvenuto matrimonio religioso.

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