Non pagare bollo auto: conseguenze.

Non pagare bollo auto: conseguenze.

La polizia può fermare un automobilista che non ha pagato il bollo auto e fargli una multa?

Non sono a tutti chiare le conseguenze del non pagare il bollo auto. C’è ad esempio chi crede che la polizia possa fermare l’automobilista e, rilevato l’omesso versamento dell’imposta, irrogargli una multa. E c’è chi crede che chi non paga il bolo subisca in automatico il fermo auto. Ma né l’una né l’altra conclusione è corretta.

Per comprendere a pieno quali sono le conseguenze del non pagare il bollo auto bisogna innanzitutto comprendere la natura di tale obbligo e quindi le sanzioni che dal suo inadempimento conseguono. Di tanto parleremo qui di seguito.

Indice:

1 Cos’è il bollo auto

2 La polizia ti può fermare se non hai pagato il bollo auto?

3 Chi controlla il pagamento del bollo auto?

4 Se non paghi il bollo auto c’è il fermo amministrativo?

5 Termini per pagare il bollo auto

6 Non pagare il bollo auto: conseguenze

Cos’è il bollo auto

Il bollo auto è una imposta come tante altre (come, ad esempio, quella sulla casa). Si tratta quindi di un obbligo tributario, non collegato al codice della strada e al rispetto delle regole di prudenza e sicurezza.

Il presupposto impositivo del bollo auto – anche chiamato «imposta automobilistica» – è la semplice titolarità del veicolo a motore. Dunque il pagamento del bollo è del tutto svincolato dall’utilizzo del mezzo che ben potrebbe restare parcheggiato in garage senza che perciò venga meno l’obbligo di versamento dell’imposta: sia che si usi l’auto che non, il bollo va sempre pagato.

La polizia ti può fermare se non hai pagato il bollo auto?

Non è compito della polizia o dei carabinieri la verifica degli obblighi tributari. Le forze dell’ordine possono solo accertare la violazione del codice della strada e l’eventuale commissione di reati. Dunque, ammesso – e non concesso – che il vigile possa sapere che l’auto non è in regola con il bollo auto, non potrebbe comunque né multarla né disporre altre conseguenze, come il fermo.

Chi controlla il pagamento del bollo auto?

La titolarità del bollo auto è delle Regioni che, pertanto, sono gli unici enti legittimati al controllo dell’effettivo versamento dell’imposta. Fanno eccezione le Regioni Friuli Venezia Giulia e Sardegna, per le quali la tassa è gestita dall’Agenzia delle Entrate.

Se non paghi il bollo auto c’è il fermo amministrativo?

Altro luogo comune è quello secondo cui al mancato versamento del bollo auto consegue immediatamente il fermo amministrativo. In realtà quest’ultima è una misura cautelare che l’Agente per la riscossione esattoriale può iscrivere solo a seguito di iscrizione a ruolo del tributo e successiva procedura di riscossione. Questo quindi non esclude a priori l’applicazione di tale misura, ma prima di essa sono necessari alcuni passaggi che vedremo a breve.

Termini per pagare il bollo auto

Come anticipato più volte, l’omesso versamento del bollo auto non costituisce una violazione del codice della strada ma una evasione fiscale. Si tratta però di un’evasione di poco conto, alla quale conseguono solo sanzioni di carattere amministrativo. Tali sanzioni sono rappresentate esclusivamente da un “sovrapprezzo” che sarà necessario versare, insieme al bollo non versato, all’ente titolare del tributo (il quale, come detto, è rappresentato dalla Regione o dall’Agenzia delle Entrate).

Restiamo quindi nell’ambito delle sanzioni amministrative, come del resto quelle conseguenti alle infrazioni al codice della strada. Tuttavia, ad accertare la sua violazione non può essere la polizia ma la Regione o l’ufficio delle imposte.

Le sanzioni che scattano per l’omesso versamento del bollo sono tanto più alte quanto maggiore è il ritardo.

Per calcolarle bisogna innanzitutto sapere quando scade l’obbligo di pagamento del bollo e se è prevista una tolleranza.

La legge ti consente un certo margine di tempo per regolarizzare il versamento senza subire conseguenze. In particolare, si può versare il bollo auto entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello dovuto, che a sua volta è il mese il mese di immatricolazione del veicolo.

Tanto per fare un esempio, se il bollo della tua macchina scade ad agosto, l’ultimo giorno utile per pagare è il 30 settembre. Se l’ultimo giorno del mese cade di sabato, domenica o in un giorno festivo, si può pagare il giorno dopo.

Scaduto tale termine, scattano le sanzioni. Entro il primo anno è possibile usufruire del cosiddetto «ravvedimento operoso». In particolare:

se paghi il bollo entro i primi 14 giorni oltre la scadenza della tolleranza, la sanzione è pari allo 0,1% per ogni giorno di ritardo. Pertanto, se versi la tassa al quattordicesimo giorno avrai una sanzione dell’1,4%;

se invece paghi dal 15° al 30° giorno, la sanzione si riduce a 1/10; pertanto verserai solo una maggiorazione dell’1,5%;

dal 30° al 90° giorno la sanzione scende al 1,67%;

dal 90° giorno a 1 anno la sanzione è pari al 3,75%.

Una volta scaduto l’anno utile per il ravvedimento operoso, la sanzione per l’omesso versamento del bollo auto è pari al 30% dell’importo dovuto più un interesse dello 0,5% per ogni sei mesi di ritardo.

Non pagare il bollo auto: conseguenze

Non appena accertato l’omesso versamento del bollo, l’ente titolare invia un avviso di pagamento al contribuente invitandolo a regolarizzare l’imposta, applicando ad essa anche le sanzioni.

Se non si adempie, la Regione o l’Agenzia delle Entrate trasmettono il cosiddetto ruolo all’Agente per la Riscossione esattoriale che procederà alla riscossione forzata. Tale riscossione parte dalla notifica di una cartella esattoriale. Ad essa consegue poi il pignoramento dei beni del debitore, beni che possono essere rappresentati dal quinto dello stipendio o della pensione, o dal conto corrente.

L’esattore può anche disporre il fermo auto, ma solo dopo 60 giorni dalla notifica della cartella e previa notifica, 30 giorni prima, di un preavviso di iscrizione del fermo, contro cui è possibile opporsi se il mezzo è strumentale alla propria attività lavorativa.

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